Il CEO di Tesla, Elon Musk, sarebbe in trattative con la Turchia e l’Arabia Saudita per stabilire fabbriche di veicoli elettrici (EV) all’estero. Alla luce delle sfide regolamentari e di un contesto meno favorevole negli Stati Uniti, Musk intende espandere le operazioni di Tesla oltre i confini americani.
Secondo The Wall Street Journal, Musk ha avuto colloqui preliminari con l’Arabia Saudita fin dall’estate per aprire una fabbrica nel paese. Anche il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, ha incontrato Musk e gli ha esteso un invito per stabilire una fabbrica di Tesla in Turchia, insieme a una possibile collaborazione con SpaceX, l’azienda aerospaziale di Musk.
Tesla ha ambizioni ambiziose per il futuro, con l’obiettivo di raggiungere vendite annuali di 20 milioni di veicoli entro il 2030, quasi il doppio di quelli venduti nel 2022 dal leader del settore, Toyota. Per raggiungere questo scopo, Tesla avrebbe bisogno di costruire fabbriche aggiuntive. Questi colloqui con la Turchia e l’Arabia Saudita offrono opportunità di espansione.
L’Arabia Saudita vede Tesla come un attore chiave nel suo piano a lungo termine per diversificare la sua economia lontano dal petrolio. Il principe ereditario saudita è stato interessato ad attirare Tesla nel paese come parte della sua strategia di focalizzarsi sulla manifattura e sulle energie rinnovabili. Tuttavia, Musk ha smentito le notizie del Journal, definendole “totalmente false”.
Oltre alle possibili sedi per la fabbrica, l’Arabia Saudita ha evidenziato la sua abbondante forza lavoro e la capacità di garantire i metalli necessari, come il cobalto, per la produzione dei veicoli elettrici. I sauditi si sono avvicinati alla Repubblica Democratica del Congo, uno dei principali fornitori di cobalto, per garantire attività minerarie.
Queste discussioni si svolgono in un momento in cui Tesla affronta pressioni interne, tra cui le tensioni con l’amministrazione Biden. Musk ha criticato il presidente Joe Biden e l’ha accusato di trascurare Tesla. Lo status non sindacalizzato dell’azienda è stato oggetto di controversie, con alcuni nell’amministrazione che sostengono che Biden dovrebbe incontrare solo i capi delle aziende automobilistiche sindacalizzate.
Inoltre, Tesla è stata sottoposta a un’indagine da parte della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) per la sua funzione di pilota automatico. Il regolatore federale ha sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di attenzione del conducente e alla necessità di una supervisione adeguata durante l’uso.
Nonostante queste sfide, la Casa Bianca ha riconosciuto i contributi di Tesla all’industria dei veicoli elettrici, ma ha anche espresso delusione per l’opposizione di Musk a determinate politiche dell’amministrazione, come i crediti fiscali per i veicoli elettrici.
Fonti:
– The Wall Street Journal
– Agenzia di stampa statale turca Anadolu
– CNBC
– Vanity Fair (articolo di origine)