Il prezzo del petrolio West Texas Intermediate (WTI) ha registrato un significativo aumento, passando dai $67.88 al barile nel mese di luglio a un prezzo attuale di circa $91. Questo aumento dei prezzi è dovuto a diversi fattori che vale la pena considerare.
La produzione di petrolio viene principalmente utilizzata nel settore dei trasporti, rappresentando due terzi del consumo mondiale, mentre il restante 27% viene utilizzato per il riscaldamento industriale o la produzione di energia. La benzina rappresenta la maggior parte di questo consumo, seguita dai distillati, il carburante per aeroplani e altri derivati del petrolio. Nonostante la minore crescita economica della Cina, la forza del dollaro americano e le preoccupazioni per una recessione, i recenti movimenti dei prezzi del petrolio non ne sono stati influenzati.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), l’offerta globale di petrolio è diminuita di 910.000 barili al giorno (bpd) a luglio, con una diminuzione di 1,2 milioni di bpd nella produzione del blocco dell’OPEC+. D’altra parte, i volumi non appartenenti all’OPEC+, inclusi gli Stati Uniti, sono aumentati di 310.000 bpd. Si prevede che la produzione mondiale di petrolio raggiungerà i 101,5 milioni di bpd nel 2023. Per quanto riguarda la domanda, l’aumento dei viaggi aerei durante l’estate, un maggiore utilizzo nella produzione di energia e l’aumento dell’attività petrolchimica in Cina stimolano la domanda globale di petrolio, che si prevede si espanderà di 2,2 milioni di bpd nel 2023.
Il risveglio della Cina è un fattore importante nell’aumento dei prezzi del petrolio. La Cina consuma il 15% della produzione mondiale di petrolio ogni anno e ha registrato una crescita economica positiva negli ultimi trimestri. Nonostante le sfide che il settore immobiliare e i giovani adulti affrontano sul mercato del lavoro, il governo cinese ha adottato misure per stimolare gli investimenti diretti esteri e rilanciare l’economia.
Nonostante la spinta verso i veicoli elettrici (EV), i veicoli a benzina rappresentano ancora una parte significativa del consumo globale di petrolio. Secondo l’AIE, si prevede che saranno venduti 14 milioni di EV nel 2023, che rappresentano l’18% delle vendite totali di automobili. Nonostante questo cambiamento, l’impatto sulla domanda di petrolio è relativamente piccolo rispetto alla produzione totale.
Gli analisti di Bank of America, Goldman Sachs e JP Morgan prevedono la possibilità che i prezzi del petrolio grezzo superino i $100 al barile a causa dei tagli alla produzione e della domanda sostenuta. D’altra parte, l’AIE si aspetta che i prezzi si stabilizzino a una media di $87 al barile per la seconda metà del 2024, man mano che aumentano le scorte globali di petrolio.
In conclusione, l’aumento dei prezzi del petrolio WTI può essere attribuito a diversi fattori, come tagli alla produzione, aumento della domanda e una prospettiva economica positiva. Sebbene la transizione verso i veicoli elettrici possa avere un impatto sul consumo di petrolio, non è ancora sufficientemente significativa da influenzare in modo significativo i prezzi. Sarà importante monitorare gli sviluppi del mercato petrolifero globale per valutare le prospettive a lungo termine di questa materia prima.
Fonti: Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)